La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
P. P. Pasolini

2.4.07

Trilogia della città di M.

Piero Colaprico - Trilogia della città di M.

Tropea

Con la Trilogia della città di M., operazione che vanta illustri precedenti (solo per citarne alcuni, Trilogia di New York di Paul Auster e Trilogia della città di K. di Agota Kristof), Piero Colaprico ci consegna una Milano contemporanea difficile e allucinata, dove un'umanità molteplice, fatta di criminali, modelle, magistrati, politici, spacciatori e gente comune, compone un quadro caratteristico di una città che non è altro che lo specchio di un mondo in perenne cambiamento.
In questo libro, in cui si riconosce un ruolo centrale a Milano e ai suoi quartieri storici, Colaprico mette in scena un nuovo personaggio. Francesco Bagni, ispettore della omicidi, è un personaggio decisamente diverso da quel maresciallo Binda protagonista dei precedenti libri di Colaprico, alcuni dei quali scritti assieme al compianto Pietro Valpreda. Figlio di immigrati italiani, che dalla Sicilia si sono spostati in Svizzera, il giovane Bagni finiti gli studi superiori si traserisce a Milano e iniza a fare il poliziotto. Caparbio e molto bravo sul lavoro, non esita a coltivare qualche amicizia nella criminalità e a darci dentro con la mano pesante con testimoni e personaggi sospetti quando in ballo c'è la risoluzione di un caso a cui tiene. Personaggio solitario, ha spesso frequentazione femminili ma ha molta difficoltà ad instaurare un rapporto duraturo con una donna. Convive con un senso di colpa per essersi appropriato di un'ingente somma di denaro durante la perquisizione della casa di un usuraio; è sempre uscito pulito dalle inchieste interne, ma non riesce a liberarsi dell'incubo di essere scoperto. Supererà una volta per tutte questa paura grazie ad una trovata del padre.
La trilogia si apre con una storia (Per un bacio mai dato - Il narvalo di Piazza Piola) in cui viene presentato un delitto efferato. A mio parere la narrazione all'inizio va un po' a rilento, ma è solo una questione di tempo, dopo una trentina di pagine il ritmo si fa serrato e le emozioni non tardano a venire. Una giovane ragazza, apparentemente appartenente ad una famiglia molto agiata, viene trovata trafitta da un dente di narvalo. L'indagine, che sembrerebbe portare ad un maniaco, si rivela estremamente complessa e dopo un lunghissimo lavoro investigativo, in cui Bagni si scontrerà con banche d'affari e servizi segreti, porterà ad una verita sconvolgente che ribalterà completamente le carte in tavola.
Nella storia di mezzo (Dietro la porta chiusa - Ultimo sparo al Ticinese), Colaprico fa rivivere i tempi in cui il Ticinese, storico quartiere di Milano, non era il posto alla moda che è diventato oggi, ma il luogo in cui aveva la base un gruppo ben organizzato della malavita milanese. Al centro della storia c'è il vecchio capobanda della mala del Ticinese, Tris che, scontata una lunga detensione, torna nel "suo quartiere" per regolare vecchi conti con chi è andato a infrangere vecchie regole criminali. Anche qui quello che sembra non è, e Bagni, in una notte di fuoco, si immergerà in un viaggio sanguinoso rischiando seriamente la pelle percorrendo i luoghi della memoria criminale di Milano.
Nella terza storia (Trappola per camaleonti - La valigetta dell'usuraio) si fiuta il recente passato di tangentopoli. Qui Bagni dovrà impiegare la parte migliore della sua capacità investigativa, per sbrogliare le maglie di un caso che si rivela molto complesso. Alla fine, grazie all'aiuto di un giovane ragazzo cieco, riuscirà a scoprire le carte di una brutta storia di corruzione e violenza perpetrata attraverso la menzogna di una maschera di buoni principi.

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