La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
P. P. Pasolini

7.3.07

Carta bianca

Carlo Lucarelli - Carta bianca
Sellerio

Carta bianca, l'esordio di Carlo Lucarelli, è un romanzo maturo: potrebbe essere benissimo il suo ultimo romanzo. La scrittura è potente, cupa, estremamente sintetica ma esauriente.
Con Carta bianca, Lucarelli, usando il prestesto del giallo, fa la radiografia di un periodo particolare per la storia del nostro paese. L'ultimo baluardo del fascismo, la repubblica di Salò, è agli sgoccioli e ci mostra senza fronzoli la vera natura degli ominicchi di regime. La classe politica è allo sbando e i funzionari di partito sono impegnati in una lotta senza esclusioni di colpi per garantirsi chi la vita e chi un viso presentabile nell'imminente nuova era politica d'Italia.
Carta bianca rappresenta anche l'esordio del commissario De Luca, fortunato personaggio di Lucarelli, che qui viene chiamato ad indagare su uno strano omicidio. Nei quartieri alti di Bologna, il funzionario del partito fascista Rehinard, che aveva contatti con gli alti vertici del regime, viene ucciso. E nonostante ciò, a De Luca, il questore e il segretario del fascio bolognese, Vitali, promettono "Carta Bianca" per lo svolgimento delle indagini ma, di fatto, lo indirizzano in una ben precisa direzione, quella tipica del delitto passionale. Si vuole fare in modo che tutti gli indizi si diriggano verso Sonia Tedesco, figlia di un alto esponente del partito, il ministro Carlo Maria Tedesco, casualmente della corrente avversa a quella del segretario e di un altro alto funzionario del governo, il professor Alfieri. De Luca, se da un lato sembra assecondare le intenzioni dei suoi superiori, dall'altro, con estrema caparbietà, farà di tutto per raggiungere la verità, anche se è consapevole che non potrà mai essere quella istituzionale.
Alla fine De Luca scoprirà una torbida verità, intrisa di meschinità e corruzione ma, proprio quando è il momento di riscuotere, l'arrivo imminente di partigiani e alleati, a causa del suo passato torbido (l'aver partecipato alle azioni della polizia politica MUTI), lo costringerà alla fuga.

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