La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
P. P. Pasolini

1.2.07

Angelo Nero

Cornell Woolrich - Angelo nero
Fanucci

Recensione già pubblicata su Milano Nera.

La prima volta che ho letto Cornell Woolrich, si trattava di Appuntamenti in nero, sono rimasto meravigliato. Il passo della narrazione è un congegno perfetto, un fiume impetuoso spinto dal desiderio di vendetta di un giovane uomo dal cuore a pezzi, che trasformandosi in un killer spietato fa rivivere l’appuntamento mancato con la sua amata attraverso una serie di appuntamenti con la morte.
In Angelo Nero, che conferma l’incredibile forza e particolarità narrativa di Woolrich, la molla che fa scattare il congegno non è il desiderio ossessivo della vendetta ma bensì l’incapacità di una donna dal viso d’angelo a rassegnarsi alla sorte che il destino è in procinto di riservargli. Per salvare il suo uomo da una fine che sembra segnata, è stato condannato a morte per l’omicidio di quella che sembra essere la sua amante, “Viso d’Angelo” – così la chiamava il suo amore - si trasforma in una cacciatrice senza scrupoli e intraprende una rischiosa corsa contro il tempo alla ricerca del vero assassino.
Servendosi della rubrica della vittima, trafugata dal luogo del delitto, va a scovare ad uno ad uno i possibili artefici della sua infelicità, e nel fare ciò dimostra una forza e una determinazione cieca che la portano a rischiare seriamente la sua stessa vita, discendendo nei bassi fondi della città e affrontando personaggi loschi e di malaffare, fino ad arrivare ad un finale sconvolgente che solo un maestro della suspense come Woolrich poteva regalare. Woolrich con Angelo Nero, piccolo gioiello della sua così detta “serie nera”, ci consegna un personaggio femminile indimenticabile.
Un altro capolavoro del maestro che ispirò Hitchcock e Truffaut.

Nessun commento: